La conoscenza assoluta in mano al GMR
2090: Un dialogo tra padre e figlio
– Leggenda narra che tanti, tantissimi anni fa, mani di carne sfogliavano fogli di “carta”, un materiale proveniente dai poveri alberi che venivano tagliati e sacrificati, in nome della cultura.
– Ma è terribile, papà! Come è possibile che l’uomo, per la conoscenza, compisse una simile tortura all’ambiente?! – protesta il piccolo Jay, programmando su un database ciò che avrebbe dovuto fare durante la giornata.
– Se devo essere sincero, l’uomo è sempre stato un essere strano ed egoista fino a qualche anno fa, mio caro. Pensa che il GMR, per porre fine a questa sciagura ha dovuto perfino eliminare i libri online, gli ebook.
– Ho già sentito parlare di loro…
– Erano semplicemente un insieme di pagine digitali scritte da umani, che usavano un numero considerevole di parole per spiegare dei concetti… come se fossero delle riflessioni su particolari argomenti, ma non so dirti altro, dal momento che non ne abbia mai letto uno.
– Contenuti scritti dalle persone?! Perché mai? – esclama il piccolo, concludendo il questionario giornaliero.
– Il GMR non ha mai detto dichiaratamente il motivo per cui questi libri siano stati pubblicati, però… se non ricordo male, quando ero piccolo, mio padre mi ha raccontato che la conoscenza, la cultura, doveva essere spiegata da punti di vista differenti. E poi mi faceva il classico esempio: se diverse persone sedute ad un tavolo dovessero descrivere una mela, ognuno la vede in modo differente, in qualche punto il frutto potrebbe avere dei segni, sulla faccia opposta invece, potrebbe essere bellissima e via dicendo.
– C’era gente, quindi, che credeva che esistessero più verità?
– Il nonno, come molti altri, pensava a buon ragione che l’uomo singolo non potesse arrivare alla conoscenza di tutto.
– Pensava che ognuno potesse dare una propria visione, facevando delle ipotesi, insomma?
– Sì, infatti, quando esistevano ancora le scuole, si studiava proprio da libri scritti da persone che…
– Che ipotizzavano cose, cercando di emulare la fonte di conoscenza! – conclude Jay.
– Non è proprio così… devi pensare, piccolo, che prima che esistesse il GMR, le persone non avevano la verità in mano, la gran parte delle conoscenze era frutto di calcoli, anni e anni di riflessioni e pensieri, era normale che ognuno cercasse di dare un contributo alla costruzione delle enciclopedie.
– Esistevano diverse enciclopedie? – lo interrompe il bambino.
– Sì, non era come adesso.
– Che cosa assurda, papà, ma soprattutto che perdita di tempo ed energie era la scuola!
– Già… si passava molto tempo a informarsi su cose date da altre persone, teorie che magari erano del tutto sbagliate – confessa il padre, alzandosi.
– Meno male che è nato il GMR, se no, sai quanta fatica inutile avremmo dovuto fare per sapere anche solo un’informazione, per di più scorretta!
– Certo, il GMR ci ha salvati. In un solo click o con la nostra voce, ora, possiamo scoprire ogni cosa, ogni piccolo segreto di questo universo, nel giro di un millisecondo e senza il benché minimo sforzo.
– Sì, ne dovremmo essere tutti grati –
The end
*GMR: Grande Motore di Ricerca.
N.B. Estratto di un dialogo avvenuto tra padre e figlio, in residenza n. 74.545.295, Roma. Registrato da GMR, in data 10/01/2090, ore: 11.45.
Fonte: GMR.
The Brockford Post, 2150